domenica 26 giugno 2011

Estate, tempo di vacanze e di profumi: oli essenziali al nostro servizio per curare la pannicolopatia.

boccette di oli essenziali

Siamo entrati da pochi giorni in piena Estate, la stagione del Sole, la stagione della maturazione, del caldo e degli odori pieni e fluenti emanati dalle piante, in definitiva del ritrovato, si spera, contatto con la natura!
E quanto c’è di più stupendamente profumato e fragrante di piante e fiori freschi irrorati e scaldati  dalla luce del sole estivo?
Ed a proposito di questo, anzi collegandomi al mondo delle piante, al mondo vegetale, che accennerò ai cosiddetti oli essenziali  (OE) che sono dei concentrati profumati di tutte le essenze e le proprietà aromatiche e biologiche delle piante generalmente fresche (in certi casi preventivamente essiccate) prodotti con vari procedimenti dall’uomo (in genere distillazione in corrente di vapore o spremitura delle bucce per gli agrumi), ed il cui utilizzo si fa risalire niente meno che a Ippocrate.
Sono dei concentrati talmente densi che in certi casi per ottenere10 ml di un determinato olio essenziale ci vogliono un quintale di foglie o fiori di quella determinata pianta, e questo giustifica a volte i prezzi alti che hanno alcuni di questi preparati se sono veramente tali (vedi Oe di rosa, di gelsomino o di camomilla per esempio il cui costo può superare i 20 euro per 1 solo ml!).
Quando parlo di oli essenziali, intendo quelli puri, non contraffatti, non sintetici, quelli naturali che solo certe ditte riescono a produrre senza mischiarli con oli di piante meno dotate di determinati principi attivi che solo oli esenziali ricavati da piante aromatiche della farmacopea ufficiale possono avere.
Parlo quindi di oli essenziali puri e naturali, non di essenze, di profumi o di acque profumate che utilizzano gli OE e li diluiscono trasformandoli in altri tipi di sostanze.
A questo riguardo una delle case produttrici veramente affidabile si trova in Francia dove vi è una tradizione ed una cultura dell’aromaterapia e dell’aromacologia che poi si è diffusa in tutta Europa e nel mondo intero ed è quella che prende origine dal dott. Gattefossè e che presto trovò applicazioni salutistiche e estetistiche con le successive ricerche del dott. Jean Valnet.
L’Italia, paese tipicamente mediterraneo esposto per parecchi mesi dell’anno al sole, al mare e ai venti sia marini che alpini, proprio perché anche posizionato da nord a sud in diverse latitudini, è ricchissimo di una variegata e numerosa flora che solo in questi ultimi anni viene utilizzata per la produzione endogena degli oli essenziali: è una gran fortuna, un grande patrimonio per noi e per la nostra terra che dobbiamo saper apprezzare, sviluppare e di cui possiamo trarre giovamento.
In fitoterapia gli OE vengono utilizzati in varie maniere, ma soprattutto per inalazioni e per uso esterno a contatto con la pelle, raramente e in minime quantità attraverso la loro ingurgitazione (o meglio per assorbimento sublinguale) essendo spesso irritanti se non addirittura tossici.
Qui mi soffermerò solo su alcuni OE famosi e facilmente reperibili sul mercato e che hanno tra le loro possibili e sperimentate applicazioni anche una buona influenza nel trattamento della pannicolopatia (comunemente definita cellulite) cui ho accennato nell’articolo http://salusvitae.blogspot.com/2011/06/la-cellulite-ovvero-la-pefs-dal-punto.html .
In questo caso comunque parleremo di applicazioni cutanee attraverso il massaggio sulle zone da trattare con, per esempio, un normalissimo olio di girasole di utilizzo culinario (magari biologico) in cui verranno emulsionate facilmente una quantità di gocce di oli essenziali (che hanno proprietà lipofile) attorno al 3% della quantità dell’olio da massaggio: ho consigliato olio di girasole perché ha meno odore di un olio d’oliva ed è più leggero, ma si possono utilizzare anche altri oli adatti al massaggio come quello di jojoba, di mandorle dolci o di avocado per esempio. In pratica 100 ml di olio già pronto all’utilizzo conterranno 97 ml di olio di girasole e 3 ml di o.e. (1 ml corrisponde a circa 15/16 gocce erogate da un normale contagocce).
Gli oli essenziali, essendo costituiti da molecole estremamente piccole e aromatiche, facilmente diffondentesi nell’aria, hanno pure una enorme capacità di diffusione attraverso la pelle da cui passano velocemente verso tutti i tessuti entrando nelle circolazioni sanguigna e linfatica e raggiungendo gli organi interni del corpo umano di cui ognuno ha la sua preferenza (o tropismo).
Il fatto che vengano chiamati oli non vuol dire che assomiglino per consistenza agli oli grassi da noi tutti comunemente conosciuti: se per esempio ne versiamo qualche goccia su di un tessuto o un foglio di carta, a differenza dei normali oli, si espandono immediatamente e velocemente non lasciando alcun residuo di grasso (e questa è una proprietà che solo quelli autentici hanno per cui è un ottimo sistema per poterli riconoscere!).
Iniziamo con l’o.e. di alloro pianta utilizzata sin dall’antichità anche in preparazioni sia medicinali che culinarie date le sua ottime proprietà antisettiche, anticatarrali, eupeptiche, sedative e stimolanti la digestione e l’appetito: nel caso della pannicolopatia l’o.e. di alloro ha proprietà riscaldanti, favorisce la vasodilatazione dei vasi sanguigni e ha un’azione rilassante e antispasmodica decontratturando le fibre nervose che avvolgono i vasi capillari il che tutto sommato agevola il passaggio più fluido dei cataboliti attraverso il sistema venoso e linfatico.
Andando per ordine alfabetico altro O.E. utile per la pannicolopatia è quello di cannella, anche questa pianta conosciuta anticamente soprattutto in Oriente per le sue qualità culinarie ed erboristiche di favorire la digestione ed essere utilizzato in caso di raffreddori, influenze e reumatismi: nella pannicolopatia l’o.e. di cannella opportunamente disciolto in minime quantità in un olio vettore come indicato in precedenza (e non applicato immediatamente sulla pelle: questo vale per quasi tutti gli oli essenziali), oltre ad avere accentuate proprietà antisettiche e astringenti, ha proprietà spasmolitiche e stimolanti sul tessuto lasso del derma e della muscolatura delle zone trattate, favorendo una riattivazione dei tessuti “stanchi” e della stanchezza anche psicologica in generale.
Arriviamo ad uno degli OE più essenziali e completi nel trattamento della pannicolopatia e dell’obesità in generale, ovvero la menta piperita: anche questa pianta è conosciutissima fin dall’antichità per essere utilizzata in campi culinari e terapeutici per problemi digestivi, nausea, coliche intestinali, cefalea, mal di gola, raffreddore e crampi in generale.
Oltre alle numerosissime altre applicazioni in cui può essere utilizzato, l’o.e. di menta piperita
nella pannicolopatia può avere utilizzo analgesico e lenitivo e soprattutto fa apportare e assimilare ossigeno ai tessuti coinvolti in modo tale da ossidare le macromolecole dei detriti che non passano attraverso il torrente venoso e linfatico per essere poi eliminati anche attraverso lo stesso sudore.
Avendo poi un tropismo d’elezione verso il fegato (epatostimolante), l’o.e. di menta piperita va anche alla radice del problema della pannicolopatia come indicato sempre nel mio articolo precedente (http://salusvitae.blogspot.com/2011/06/la-cellulite-ovvero-la-pefs-dal-punto.html).
Altra pianta principe  conosciutissima in ambito culinario e non solo è il rosmarino, mezzo di contrasto a varie malattie infettive, riequilibrante intestinale, favorente il metabolismo dei grassi e rimedio anche di disturbi nervosi (quale anche la depressione) in quanto è un grande tonico rivitalizzante. 
L’o.e. di rosmarino nella pannicolopatia ha in sostanza le stesse prerogative dell’o.e. di menta piperita di cui è sinergico accentuandone ed esaltandone l’attività soprattutto a livello epatico, suo organo di tropismo elettivo. In più è anche stimolante la circolazione sanguigna e linfatica periferiche contrastando la ritenzione idrica, insomma migliora il drenaggio e lo smaltimento dei rifiuti tossinici.
Questi 4 oli che ho menzionato possono essere validamente utilizzati assieme per potenziarne sinergicamente gli effetti, e la loro azione può ancor più essere accentuata dall’o.e. di lavanda che possiede la proprietà di far aumentare gli effetti di qualsiasi altro olio essenziale (mentre l’o.e. di cedro ha gli effetti opposti  moderando gli esiti degli altri oli essenziali).
Vi sono anche altri 4 o.e. che possono integrare o sostituire i 4 che ho nominato (alloro, cannella, menta piperita e rosmarino) e sono quelli di origano, cipresso, basilico e limone, ma per il momento mi soffermo su questi i cui effetti conosco meglio e i cui prezzi in totale sono leggermente inferiori.
Un’aggiunta: è sempre bene utilizzare un olio essenziale di cui in quel dato momento ci piace di più
l’odore e la fragranza, in quanto è attraverso il nostro sistema olfattivo che abbiamo sensazioni piacevoli che già emotivamente ci appagano e migliorano già il nostro stato mentale.
Ed ora buon bagno e/o automassaggio (meglio se effettuato dal nostro partner…), e pronti per andare al mare con un più asciutto girovita e/o con glutei e cosce più sodi e più belli!

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