lunedì 20 giugno 2011

Sulla pannicolopatia edemato fibro sclerotica (volgo: cellulite)

Riprendendo quanto de me scritto nel post http://salusvitae.blogspot.com/2011/06/la-cellulite-ovvero-la-pefs-dal-punto.html integro tale articolo con poche ma delucidanti note riguardanti i 4 stadi in cui usualmente si manifesta tale inestetismo che colpisce in genere localmente alcune donne nella zona posteriore e laterale dei glutei e l’esterno delle cosce, mentre per gli uomini è più facile riscontrare tale inestetismo attorno al girovita.
In generale si va verso una evoluzione della P.E.F.S. in senso liposclerotico ovvero impaccamento progressivo dei lipidi (o grassi di deposito che dir si voglia) in sempre più ipertrofiche e sclerotiche (indurite) cellule adipose (adipociti) che usualmente si trovano a livello del tessuto connettivo sottocutaneo.
I 4 stadi possono anche essere autodiagnosticati da se stessi/e
Al 1° stadio la superficie cutanea si presenta liscia ad una ispezione sia ortostaticamente (in piedi) che in posizione supina, ma al pinch test (presa della pelle a mo di pizzicotto) risulta una costituzione della pelle simile alla superficie di un materasso: possono iniziare a prendere corpo degli edemi per cui il pinch test è già positivo al dolore.
Nel 2° stadio in posizione eretta la pelle inizia ad assumere  un aspetto più scabroso, aspetto “a materasso” ed in posizione supina si possono già evidenziare alcune zone con depressioni simili a crateri: qui si può riscontare già una alterazione del microcircolo ed una proliferazione di fibrille reticolari.
Nel 3° stadio la cute ha chiaramente i connotati della cosiddetta pelle a materasso sia in piedi che coricati supinamente: vi è una perdita di pastosità, tono ed elasticità della pelle, in pratica al 2° e 3° stadio si evidenziano delle vere e proprie deformazioni alla continuità usualmente liscia e tonica della pelle (dermopannicolosi deformans) in più nel 3° stadio alla palpazione si possono sentire già dei micronoduli isolati incapsulati da fibre reticolari già sclerotizzate.
Nel 4° stadio si notano già con la palpazione digitale delle formazioni macronodulose in quanto i noduli che prima erano isolati si sono accorpati; la pelle ora risulta ancor più calda in queste zone e una palpazione un po’ più forte può provocare senz’altro dolore acuto anche dopo aver lasciato la presa del pizzico, in quanto le fibre nervose sensitive vengono schiacciate dalle masse adipose ipertrofiche e indurite.
Riassumendo, la PEFS provoca una vera e propria alterazione del tessuto connettivo che fisiologicamente è importante anche perché contiene oltre i fibroblasti (ovvero le cellule che attraverso gli elementi nutritizi sintetizzano le varie fibre di sostegno dell’organismo) anche i macrofagi e i mastociti ovvero cellule specializzate del sistema immunitario.
I fenomeni che in questa alterazione dell’architettura del connettivo si possono riscontrare sono:
1.      un aumento del collagene che strozza e ingloba le cellule adipose,
2.      le fibre elastiche che vengono interrotte,
3.      i vasi sanguigni e linfatici che vengono congestionati e non permettono un buon drenaggio delle tossine,
4.      le terminazioni nervose che schiacciate iniziano a dare messaggi dolorosi.
La strategia terapeutica naturopatica e olistica deve essere soprattutto multidisciplinare iniziando da un regime alimentare che eviti un ulteriore sovraccarico tossico di origine alimentare (vedi per esempio eliminazione dei grassi idrogenati e quindi di tutti i gli alimenti conservati e preparati di origine industriale!) e da una concomitante azione drenante e detossinante (tisane, oli essenziali applicati localmente) che faccia aumentare e stimoli la funzionalità emuntoriale degli organi del corpo.
A livello mentale un ritrovato amore per se stessi ed un minor lasciarsi andare apaticamente e in maniera amorfa alla vita senza partecipazione attiva agli eventi.

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